In che stato si usa di più la bicicletta e perché? La classifica mondiale
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La bicicletta è molto attraente sotto il
profilo della mobilità individuale: alleggerisce la congestione
stradale, diminuisce l’inquinamento atmosferico, riduce i problemi
dovuti all’obesità, migliora la forma fisica, durante l’uso non produce
emissioni di CO2 (anidride carbonica) ed ha in media un prezzo
accessibile anche a quei miliardi d’individui che non possono
permettersi un’automobile. Le biciclette riducono il traffico e l’occupazione di suolo, giacché nello spazio occupato da un’auto, possono essere parcheggiate fino a 20 biciclette!
Sono 130 milioni le biciclette prodotte in tutto il 2007 e ad oggi la
produzione è in crescita: una quantità notevole e notevolmente in
crescita se si pensa che la media fino al 2002 si attestava a 94 milioni
di pezzi all’anno, distanziando comunque di gran lunga la produzione di
automobili, ferma a 70 milion.IL PERCHE’ DELLA DISPARITA’ NELLE VENDITE
Come mai aumenta la vendita di biciclette in alcuni paesi e in altri no?
La vendita di biciclette è in crescita visto che ci sono dei governi che hanno previsto una serie di incentivi per incoraggiarne l’uso con il fine principale di abbattere traffico e smog. Ci sono oltre un miliardo di biciclette nel mondo, pari a circa il doppio delle automobili e gli stati in cui la bici è più utilizzata, in percentuale rispetto la popolazione residente, sono per lo più europei. Il governo italiano nel 2009 introdusse un considerevole incentivo per incoraggiare l’acquisto di bici o di bici elettriche, con un rimborso di circa il 30% rispetto al prezzo di acquisto, con l’obbiettivo di migliorare la qualità dell’aria nelle città e ridurre il numero di autoveicoli, ma ad oggi la nostra nazione è tra le ultime per quanto riguarda le classifiche sull’uso della bicicletta.
Uno studio di John Pucher e Ralph Buehler della Rutgers University analizza le ragioni delle disparità fra stati che fanno largo uso della bicicletta ed altri che cercano di utilizzarla ma trovano difficoltà. I due studiosi statunitensi hanno notato che paesi come l’Olanda, la Danimarca e la Germania, scoraggiano ad utilizzare l’auto attraverso un sistema di tasse e restrizioni sulla proprietà e il parcheggio favorendo invece (come incentivo) la realizzazione di parcheggi e attrezzature per consentire di lasciare la bicicletta in sicurezza. In questi paesi “virtuosi” inoltre si nota la piena integrazione delle biciclette col trasporto pubblico, l’educazione al traffico e la preparazione fisica degli automobilisti e dei ciclisti.
Sono dunque le giuste politiche promozionali e incentivanti che chiarisce il perché di tanta disparità nell’uso della bicicletta fra stati confinanti tra loro o molto simili per altre caratteristiche. Non è mai troppo tardi però e infatti in Inghilterra e negli Stati Uniti, durante gli ultimi anni si è compreso il valore delle “due ruote ecologiche” ed i governi stanno spronando la popolazione verso politiche di mobilità sostenibile.
LA CLASSIFICA MONDIALE
Qual è la Classifica mondiale delle nazioni che di più usano la bicicletta?
1° Olanda
2° Danimarca
3° Germania
4° Svezia
5° Norvegia
6° Finlandia
7° Giappone
8° Svizzera
9° Belgio
10° Cina
La regina della classifica è l’Olanda [quasi una vittoria scontata si direbbe n.d.r.]. Nella nazione dei papaveri e dei mulini la bicicletta risulta anch’esso un elemento distintivo; qui 1,3 milioni di biciclette sono state vendute e queste solo nel 2009, ad un prezzo medio di 713 euro (1.008 dollari) ciascuno. Amsterdam ha 400 km di piste ciclabili e quasi il 40% di tutti i pendolari che raggiungono Amsterdam lo fanno in bicicletta. La bicicletta è vissuta come un concetto di vita, un mezzo che contribuisce al benessere fisico e serve per agevolare gli spostamenti brevi e lunghi in città ma anche fuori.
I PROBLEMI PRINCIPALI
Quali sono i maggiori problemi a cui devono far fronte questi stati virtuosi?
Sono i furti delle biciclette i problemi più evidenti ed è proprio in Olanda, patria della bicicletta, che i furti restano un grosso problema, con una media di una bicicletta su cinque rubata ogni anno mentre in Norvegia pare che circa il 10% delle biciclette rubate sono esportate in Russia e nell’est Europa.
Un altro problema è che la bicicletta è un mezzo di trasporto come tutti gli altri e probabilmente uno di quelli che maggiormente coinvolge il conducente durante lo spostamento: se non si pedala non ci si muove! La bici quindi va considerata anche per i suoi aspetti ergonomici ed estetici, come un qualsiasi altro oggetto di design, e anche di più se vogliamo, vista le sue potenzialità. Una bici scomoda e non manutenuta come si deve può diventare oltre che dannosa per chi la usa anche pericolosa per gli altri: vedi ad esempio i danni provocati da veicoli che concorrono agli incidenti stradali.
CURIOSITA’
Osservando le statistiche e leggendo le percentuali salta subito all’occhio il come stranamente la bicicletta venga usata di più in posti dove gli inverni sono rigidi e la piovosità è elevata, ciò fa pensare che le due ruote possano farla da padrone ovunque se bene organizzati i sistemi di sharing, le infrastrutture ed i parcheggi per i mezzi.
A volte è questione di passione, come accade in Belgio dove il ciclismo è sport nazionale ed i belgi sono “fissati” per la cura e la manutenzione del mezzo a due ruote.
A volte è una questione di praticità come in Cina, dove ad esempio nella città di Wuhan, è attivo il servizio di bike sharing più grande del mondo: insomma più è trafficato il paese e c’è la possibilità di risparmiare e più la gente tende ad evitare il traffico usando di propria volontà mezzi alternativi.
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