Ora i ciclisti francesi “possono” passare col rosso
https://mtb80.blogspot.com/2012/04/ora-i-ciclisti-francesi-possono-passare.html
I ciclisti in Francia sono riusciti a vincere una campagna per modificare una norma stradale e avere così il diritto, agli incroci, di passare e girare a destra con il semaforo rosso,
in assenza di pedoni o veicoli in arrivo. Una prima fase pilota della
legge riguarda quindici incroci nella parte est della città di Parigi.
Se questa prima applicazione dimostrerà la sicurezza delle nuove norme, la legge potrà essere estesa ai 1.700 incroci parigini. Si tratta di una misura derivata dal buon senso, che rientra nel piano d’incentivazione all’uso della bicicletta al posto di un mezzo a motore. Anche la capitale francese, infatti, ha avviato una serie di iniziative per spingere i cittadini ad abbandonare le auto e contribuire alla causa ambientale.
Nel 2007 a Parigi è stato avviato il programma di condivisione delle biciclette “Vélib” ed entro il 2014 il comune prevede di ampliare la rete di percorsi ciclabili superando i 690 km. Vélib è in sostanza un sistema self-service, che mette a disposizione le biciclette 24 ore su 24 senza necessità di prenotazione grazie all’acquisto di un biglietto anche online. La nuova legge si affida all’attenzione per la propria sicurezza e responsabilizza i ciclisti in caso d’incidenti agli incroci.
Questo intervento normativo si è visto necessario per aumentare la sicurezza dei ciclisti e per evitare che agli incroci le biciclette si addossassero ai veicoli in attesa del verde. Sfortunatamente senza il reciproco rispetto e una buona coscienza civica la norma potrebbe creare maggiori problemi e la strada potrebbe rilevarsi ancor più pericolosa. Forse sarebbe opportuno migliorare la formazione stradale sia dei ciclisti che dei pedoni con test di guida come suggerisce la campagna per un ciclismo più sicuro promossa dal Times.
Il noto quotidiano inglese ha dato il via ad un’iniziativa che attualmente ha già riscosso più di 17.000 firme e che si è diffusa ampiamente sul web. L’iniziativa, avviata a seguito dell’ennesimo incidente a carico di un ciclista, è stata appoggiata dai parlamentari inglesi del Gruppo per il ciclismo, da personalità di spicco dello sport e dello spettacolo e dal Servizio Ambulanze di Londra.
I ciclisti chiedono maggior sicurezza, miglioramenti tecnici dei mezzi pesanti che circolano anche nelle città e segnaletica stradale appositamente pensata per chi si muove sulle due ruote.
Ma una legge come quella francese in Italia potrebbe funzionare?
Nonostante sia aumentato il numero di fruitori della bicicletta, rimangono numerosi gli incidenti causati da inciviltà e irresponsabilità sia a carico dei ciclisti che dei pedoni. Ci rimane solo da verificare se l’esperimento francese avrà successo per studiare inseguito un modo di esportare l’esperienza nel nostro paese.
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Se questa prima applicazione dimostrerà la sicurezza delle nuove norme, la legge potrà essere estesa ai 1.700 incroci parigini. Si tratta di una misura derivata dal buon senso, che rientra nel piano d’incentivazione all’uso della bicicletta al posto di un mezzo a motore. Anche la capitale francese, infatti, ha avviato una serie di iniziative per spingere i cittadini ad abbandonare le auto e contribuire alla causa ambientale.
Nel 2007 a Parigi è stato avviato il programma di condivisione delle biciclette “Vélib” ed entro il 2014 il comune prevede di ampliare la rete di percorsi ciclabili superando i 690 km. Vélib è in sostanza un sistema self-service, che mette a disposizione le biciclette 24 ore su 24 senza necessità di prenotazione grazie all’acquisto di un biglietto anche online. La nuova legge si affida all’attenzione per la propria sicurezza e responsabilizza i ciclisti in caso d’incidenti agli incroci.
Questo intervento normativo si è visto necessario per aumentare la sicurezza dei ciclisti e per evitare che agli incroci le biciclette si addossassero ai veicoli in attesa del verde. Sfortunatamente senza il reciproco rispetto e una buona coscienza civica la norma potrebbe creare maggiori problemi e la strada potrebbe rilevarsi ancor più pericolosa. Forse sarebbe opportuno migliorare la formazione stradale sia dei ciclisti che dei pedoni con test di guida come suggerisce la campagna per un ciclismo più sicuro promossa dal Times.
Il noto quotidiano inglese ha dato il via ad un’iniziativa che attualmente ha già riscosso più di 17.000 firme e che si è diffusa ampiamente sul web. L’iniziativa, avviata a seguito dell’ennesimo incidente a carico di un ciclista, è stata appoggiata dai parlamentari inglesi del Gruppo per il ciclismo, da personalità di spicco dello sport e dello spettacolo e dal Servizio Ambulanze di Londra.
I ciclisti chiedono maggior sicurezza, miglioramenti tecnici dei mezzi pesanti che circolano anche nelle città e segnaletica stradale appositamente pensata per chi si muove sulle due ruote.
Ma una legge come quella francese in Italia potrebbe funzionare?
Nonostante sia aumentato il numero di fruitori della bicicletta, rimangono numerosi gli incidenti causati da inciviltà e irresponsabilità sia a carico dei ciclisti che dei pedoni. Ci rimane solo da verificare se l’esperimento francese avrà successo per studiare inseguito un modo di esportare l’esperienza nel nostro paese.
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