In alta montagna… per perdere peso. Tutti i segreti dell’”aria sottile”
https://mtb80.blogspot.com/2010/02/in-alta-montagna-per-perdere-peso-tutti.html
Fonte:Nextme
PERDERE PESO ???
Per chi è alla ricerca del milleunesimo modo per dimagrire, consigliamo… una gita in montagna. Uno studio tedesco si sta occupando di confermare la teoria secondo cui qualche giorno ad altissima quota farebbe perdere peso. Ecco chi, come, quando e con quali risultati.
“Vattene qualche giorno in montagna e vedrai che ti senti meglio!” Sicuramente un esercito di nonne, mamme, parrucchieri e magari medici si è preoccupato di darvi questo consiglio. Ma nessuno vi aveva ancora detto: “Vattene qualche giorno in montagna e vedrai che perdi peso in fretta e in maniera salutare”. Eppure, stando a quanto scrive Jennifer Couzin-Frankel su ScienceNOW, le cime dei monti aiuterebbero a dimagrire. Una ventina di uomini affetti da obesità ha trascorso una settimana nei pressi del Zugspitze, la vetta più alta della Germania e ha visto il proprio metabolismo modificarsi, ottenendo come risultato, appunto, una rapida perdita di peso.
A tutt’oggi non è ancora attivo alcun gruppo di controllo per lo studio, che resta quindi ad una fase embrionale.
Per cercare di capire qualcosa di più possiamo però dire che più si sale di quota, minore è la quantità di ossigeno contenuta nell’aria. Questo obbliga il respiro a sforzarsi di più, cosa che accelera il cuore, portando il corpo a bruciare più energia. L’obiettivo del gastroenterologo Florian Lippl del Policlinico della Ludwig-Maximilians University di Monaco, appurato che gli atleti che si allenano ad alta quota tendono a perdere peso, è quello di stabilire se alle persone obese la sola altitudine basta per dimagrire. “Abbiamo pensato che, portandoli lassù – ha spiegato –, un metabolismo velocizzato avrebbe fatto il grosso del lavoro”.
I venti obesi pazienti sono stati trasportati su una stazione di ricerca situata ad appena 300 metri sotto la vetta, a 2650 metri di altitudine. Non è stato chiesto loro di compiere alcun allenamento, nemmeno una piccola scampagnata, piuttosto gli scienziati si sono preoccupati, con l’ausilio di un contapassi, di controllare che i partecipanti all’esperimento non facessero un movimento in più di quelli abituali. È stato permesso loro di mangiare quanto volessero. Dopo una settimana ciascuno dei venti obesi (il più leggero dei quali pesava 105 kg) ha perso circa 1,5 kg. Lo studio, apparso il 4 febbraio sul periodico “Obesity”, ha documentato anche che la pressione sanguigna è diminuita, dato che i ricercatori attribuiscono direttamente alla perdita di peso.
Non è ancora chiaro che cosa esattamente causi la perdita di peso. Piuttosto comune in alta quota è la perdita di appetito, fenomeno riscontrato anche in questo caso, con una diminuzione del consumo di calorie giornaliere da 700 a 2000. Lippl ha ipotizzato anche l’intervento di un fenomeno simile alla suggestione: il fatto di sapere di essere “sotto esame” potrebbe aver di per sé alterato le condizioni metaboliche dei venti soggetti o averli, ancora più semplicemente, resi più cauti sulla quantità di cibo ingerito. Tuttavia Lippl è convinto che questa sorta di “effetto Placebo invertito” non sia comunque sufficiente a giustificare una così massiccia perdita di peso ed è determinato a dimostrare la tesi della propria ricerca, ancora in cerca di conferme.
Sembra essere d’accordo anche Richard Bergman, fisiologo alla University of Southern California di Los Angeles e editor di “Obesity”, che giudica lo studio di Lippl molto interessante e fa notare come il Colorado, che conta numerosi residenti in alta quota, sia lo stato degli Usa a censire meno obesi. Il vero problema, secondo Lippl, è che è molto difficile ricreare in laboratorio le condizioni atmosferiche proprie dell’alta quota. Per il momento, piuttosto che prescrivere la camera iperbarica (che simulerebbe in parte le condizioni ideali ma non è perfettamente sicura), il medico tedesco si limita a una battuta: “Al momento di programmare le proprie vacanze, le persone obese potrebbero semplicemente preferire la montagna al mare”.
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PERDERE PESO ???
Per chi è alla ricerca del milleunesimo modo per dimagrire, consigliamo… una gita in montagna. Uno studio tedesco si sta occupando di confermare la teoria secondo cui qualche giorno ad altissima quota farebbe perdere peso. Ecco chi, come, quando e con quali risultati.
“Vattene qualche giorno in montagna e vedrai che ti senti meglio!” Sicuramente un esercito di nonne, mamme, parrucchieri e magari medici si è preoccupato di darvi questo consiglio. Ma nessuno vi aveva ancora detto: “Vattene qualche giorno in montagna e vedrai che perdi peso in fretta e in maniera salutare”. Eppure, stando a quanto scrive Jennifer Couzin-Frankel su ScienceNOW, le cime dei monti aiuterebbero a dimagrire. Una ventina di uomini affetti da obesità ha trascorso una settimana nei pressi del Zugspitze, la vetta più alta della Germania e ha visto il proprio metabolismo modificarsi, ottenendo come risultato, appunto, una rapida perdita di peso.
A tutt’oggi non è ancora attivo alcun gruppo di controllo per lo studio, che resta quindi ad una fase embrionale.
Per cercare di capire qualcosa di più possiamo però dire che più si sale di quota, minore è la quantità di ossigeno contenuta nell’aria. Questo obbliga il respiro a sforzarsi di più, cosa che accelera il cuore, portando il corpo a bruciare più energia. L’obiettivo del gastroenterologo Florian Lippl del Policlinico della Ludwig-Maximilians University di Monaco, appurato che gli atleti che si allenano ad alta quota tendono a perdere peso, è quello di stabilire se alle persone obese la sola altitudine basta per dimagrire. “Abbiamo pensato che, portandoli lassù – ha spiegato –, un metabolismo velocizzato avrebbe fatto il grosso del lavoro”.I venti obesi pazienti sono stati trasportati su una stazione di ricerca situata ad appena 300 metri sotto la vetta, a 2650 metri di altitudine. Non è stato chiesto loro di compiere alcun allenamento, nemmeno una piccola scampagnata, piuttosto gli scienziati si sono preoccupati, con l’ausilio di un contapassi, di controllare che i partecipanti all’esperimento non facessero un movimento in più di quelli abituali. È stato permesso loro di mangiare quanto volessero. Dopo una settimana ciascuno dei venti obesi (il più leggero dei quali pesava 105 kg) ha perso circa 1,5 kg. Lo studio, apparso il 4 febbraio sul periodico “Obesity”, ha documentato anche che la pressione sanguigna è diminuita, dato che i ricercatori attribuiscono direttamente alla perdita di peso.
Non è ancora chiaro che cosa esattamente causi la perdita di peso. Piuttosto comune in alta quota è la perdita di appetito, fenomeno riscontrato anche in questo caso, con una diminuzione del consumo di calorie giornaliere da 700 a 2000. Lippl ha ipotizzato anche l’intervento di un fenomeno simile alla suggestione: il fatto di sapere di essere “sotto esame” potrebbe aver di per sé alterato le condizioni metaboliche dei venti soggetti o averli, ancora più semplicemente, resi più cauti sulla quantità di cibo ingerito. Tuttavia Lippl è convinto che questa sorta di “effetto Placebo invertito” non sia comunque sufficiente a giustificare una così massiccia perdita di peso ed è determinato a dimostrare la tesi della propria ricerca, ancora in cerca di conferme.
Sembra essere d’accordo anche Richard Bergman, fisiologo alla University of Southern California di Los Angeles e editor di “Obesity”, che giudica lo studio di Lippl molto interessante e fa notare come il Colorado, che conta numerosi residenti in alta quota, sia lo stato degli Usa a censire meno obesi. Il vero problema, secondo Lippl, è che è molto difficile ricreare in laboratorio le condizioni atmosferiche proprie dell’alta quota. Per il momento, piuttosto che prescrivere la camera iperbarica (che simulerebbe in parte le condizioni ideali ma non è perfettamente sicura), il medico tedesco si limita a una battuta: “Al momento di programmare le proprie vacanze, le persone obese potrebbero semplicemente preferire la montagna al mare”.
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