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Le realizzazioni di Crisp Titanium in mostra all'EICMA di Milano

In questa epoca di globalizzazione, dove un telaio da mountain bike si progetta negli USA, si salda a Taiwan e si assembla in Italia, esistono persone che mettono al primo posto la soddisfazione propria, ancor prima di quella del cliente finale, nel realizzare vere e proprie opere d'arte. Questa volta vi voglio parlare di Darren Mark Crisp, giovane artigiano che ha trasferito nel cuore d'Italia un pezzo d'America ed ha creato la Crisp Titanium.
La sua storia di telaista a tempo pieno inizia in Italia nel 2004 ma a questo livello Darren non ci arriva per caso. E' infatti da alcuni anni che si dedica alla ricerca del materiale ideale quando, appena laureato in architettura, si dedica alla realizzazione dei primi telai, tra il suo lavoro di fabbro e le gare in bici dei weekend. Prova tutti i materiali: dall'acciaio, all'alluminio, dal carbonio, al termoplastico ma non è ancora soddisfatto. E' del 2001 la svolta: allo United Bicycle Institute (Istituto americano dove si insegnano le molteplici professioni legate al mondo dell' industria della bicicletta) frequenta il corso di due settimane 'Titanium Frame Design' e gli si illumina una lampadina: la scelta è fatta!
Quello che mi ha particolarmente colpito di Darren è che il suo know how è messo completamente a disposizione del cliente finale. Il suo motto è 'Conosci il tuo telaista' e non è detto a caso. L'inizio del saldare non è che l'ultimo atto di un processo teso a far conoscere a chi vuole la sua nuova bicicletta il suo telaista, come lavora, le varie possibilità ecc.. Oltre al telaio su misura è infatti possibile creare il proprio telaio dei sogni semplicemente seguendo i suoi suggerimenti e la messa in pratica delle proprie sensazioni.

Credo che la differenza sostanziale tra le bici (mtb o strada che siano) Crisp Titanium ed una qualsiasi altra bici, artigianale o industriale che sia, si trovi nella completa disponibilità del telaista ad assecondare le richieste del cliente. Saldato il tubo piantone al movimento centrale, la bici prenderà forma secondo i voleri del futuro proprietario: 26' o 29', singlespeed o meno, foderi dritti o arcuati, più discesistica o più nervosa ... assecondati dalle doti ed esperienze di architetto/designer e dall'abilità manuale di Mr. Crisp.

Inoltre il rapporto diretto tra produttore e cliente consente di tagliare fuori le figure del distributore e rivenditore, tagliando di conseguenza l'aspetto economico.Una delle caratteristiche del catalogo della Crisp Titanium è che non esiste! Il catalogo viene realizzato di volta in volta, secondo le esigenze del cliente. A Milano, alla 'Fiera del Ciclo e motociclo' lo stand Crisp non era proprio centrale ma sicuramente era molto frequentato e chi si soffermava restava affascinato dalle realizzazioni esposte. 4 bici, 2 da strada e 2 mtb, facevano bella mostra di sé. Tutte in lega di titanio grado 9 (3Al/2,5V) per le parti lavorate dal pieno e grado 5 (6Al/4V) per i tubi. Entrambe le due mtb erano particolari: la prima da 29 pollici, la seconda 'ibrida' anteriore da 29' e posteriore da 26', scelte decisamente inconsuete per il mercato italiano.
Delle 29' si sta iniziando a parlarne seriamente anche in Italia e sono ormai molti i modelli presenti nei vari cataloghi. In America sono un fenomeno affermato e la vendita di 'twentyniners' ha sopravanzato quella delle classiche 26'. Fedele alla sua origine Darren è dall'inizio della sua attività che le propone ed in questo caso la perseveranza gli darà ragione. Ancora più rare le soluzioni che combinano la due dimensioni di ruote: anteriore grande per favorire la direzionalità ed il superamento degli ostacoli, posteriore piccolo per non accentuare l'effetto volano e trasferire più rapidamente la forza dei pedali a terra.

La mtb da 29' esposta al Salone aveva la particolarità di montare un forcellino con registro per la rapida sostituzione delle ruote e trasformazione in singlespeed (foto qui a sinistra), anche queste molto affermate in USA e di là dalla Manica ma ancora senza un grosso seguito da noi. Sull'altra mtb esposta, caratterizzata da un triangolo anteriore decisamente inusuale (nelle foto sotto di G. Galimberti), era presente una forcella rigida sempre in titanio: anche questa realizzata homemade per chi vuole avere un mezzo veramente esclusivo. Caratteristica comune a tutti i modelli esposti è la cura maniacale nel trattamento dei tubi e delle saldature e l'assenza di grafiche standard: i tubi sono lasciati al naturale (il colore varia da un argento vivo ad uno leggermente dorato a seconda dell'età dei tubi e della loro provenienza) e le decals sostituite da grafiche incise ed indelebili.
Nel periodo di esecuzione del telaio, Darren invia giornalmente alcune foto su come stanno procedendo i lavori, per far si che il futuro proprietario inizi ad entrare in sintonia con quella che sarà la sua creatura. Alla fine fornisce un portfolio con gli scatti più significativi, una specie di carta di identità da mostrare con orgoglio agli amici del club, un po' come un neo genitore mostra le foto del pupo a tutti, Perché è un po' questa la filosofia che sta dietro alla scelta di farsi realizzare una bici artigianale e fuori dagli schemi: la pensi, la crei, la aspetti magari per molto tempo (la produzione annuale della Crisp Titanium si aggira sui 40 telai) e poi, al momento della 'nascita', ne sei orgoglioso e ne parli con tutti!

Certamente l'aspetto economico può far desistere più d'uno ma è allineato con realizzazioni che utilizzano lo stesso materiale. Se poi siamo disposti a spendere grandi cifre per mtb di produzione, adattate alla nostra taglia ed al nostro stile di guida, lo possiamo certamente fare per una tagliata su di noi. Il materiale è poi di quelli 'per la vita': la garanzia e l'alta resistenza alla corrosione fanno si che la realizzazione di un telaio Crisp possa accompagnare per un bel po' di anni il suo proprietario.

Vi invito infine a visitare il sito internet della Crisp Titanium (www.crisptitanium.com) per farvi raccontare dalle numerose immagini della gallery e dalle parole dello stesso Darren Crisp quanto ho cercato di comunicarvi.
E se poi siete rimasti affascinati, come lo sono stato io, da questo mondo quasi in controtendenza, una bella gita a Castiglion Fiorentino (AR), per verificare di persona quanto letto, potrà essere un'ottima occasione per parlare di ciclismo e di bici con un vero appassionato.

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