Riciclare il Carbonio...
https://mtb80.blogspot.com/2013/02/riciclare-il-carbonio.html
Canyon ricicla il carbonio al 100 per cento. Ma occhio a quando lo maneggiate...
Avete mai visto la fibra di carbonio che si rompe? Oppure cosa accade durante la lavorazione dei compositi?
Polvere, tanta polvere, impalpabile ed insidiosa, non si deve respirare e pure a maneggiarla bisogna fare con cura. Logico, dunque, che le aziende che lavorano il carbonio stiano attente a tutelare i propri operai. Lo dice anche la legge ovviamente.
E noi estendiamo l'attenzione anche ai lettori, visto che ormai con la fibra di carbonio si fanno sempre più cose ed è bene avere cura e sapere che cosa si sta maneggiando: soprattutto in caso di rottura o di intervento sulla componentistica stessa: è sempre bene rispettare quanto specificato dai produttori.
In questa direzione la tedesca Canyon ha iniziato una cooperazione con un'azienda specialista nello smaltimenti di materiali ad alta tecnologia, come in questo caso: la CFK Valley Stade Recycling GmbH & Co. KG, che ha sviluppato un processo di riciclaggio ad alta efficienza energentica e a basse emissioni.
Tutte le parti avanzate di carbonio, sia che provengano dalle fasi di lavorazione che di test (pensate anche ai telai distrutti per valutarne la robustezza) possono essere recuperate con una percentuale che arriva addirittura al 100 per cento.
Il processo utilizzato è la pirolisi che porta alla decomposizione chimica dei materiali che vengono riscaldati in assenza di ossigeno. Le fibre che ne risultano, dunque, possono essere utilizzate per una varietà di processi di produzione senza perdere le qualità orginali.
Il lavoro di Canyon sta andando anche oltre, dichiarano dall'azienda tedesca: si sta lavorando ad un progetto che preveda il reinserimento di materiali riciclati nella produzione delle parti di bicicletta.
Mica male come idea.
Ulteriori informazioni su www.canyon.com
Avete mai visto la fibra di carbonio che si rompe? Oppure cosa accade durante la lavorazione dei compositi?
Polvere, tanta polvere, impalpabile ed insidiosa, non si deve respirare e pure a maneggiarla bisogna fare con cura. Logico, dunque, che le aziende che lavorano il carbonio stiano attente a tutelare i propri operai. Lo dice anche la legge ovviamente.
E noi estendiamo l'attenzione anche ai lettori, visto che ormai con la fibra di carbonio si fanno sempre più cose ed è bene avere cura e sapere che cosa si sta maneggiando: soprattutto in caso di rottura o di intervento sulla componentistica stessa: è sempre bene rispettare quanto specificato dai produttori.
In questa direzione la tedesca Canyon ha iniziato una cooperazione con un'azienda specialista nello smaltimenti di materiali ad alta tecnologia, come in questo caso: la CFK Valley Stade Recycling GmbH & Co. KG, che ha sviluppato un processo di riciclaggio ad alta efficienza energentica e a basse emissioni.
Tutte le parti avanzate di carbonio, sia che provengano dalle fasi di lavorazione che di test (pensate anche ai telai distrutti per valutarne la robustezza) possono essere recuperate con una percentuale che arriva addirittura al 100 per cento.
Il processo utilizzato è la pirolisi che porta alla decomposizione chimica dei materiali che vengono riscaldati in assenza di ossigeno. Le fibre che ne risultano, dunque, possono essere utilizzate per una varietà di processi di produzione senza perdere le qualità orginali.
Il lavoro di Canyon sta andando anche oltre, dichiarano dall'azienda tedesca: si sta lavorando ad un progetto che preveda il reinserimento di materiali riciclati nella produzione delle parti di bicicletta.
Mica male come idea.
Ulteriori informazioni su www.canyon.com