Il caschetto che chiama l’ospedale in caso di incidente
https://mtb80.blogspot.com/2012/11/il-caschetto-che-chiama-lospedale-in.html
Fonte: Probike
CON IL BLUETOOTH – Ora, in soccorso della categoria, è arrivata anche
la tecnologia. ICEdot Crash Sensor è un piccolo sensore che si installa
nella parte posteriore del caschetto. Attraverso bluetooth il
dispositivo si connette all’omonima app da scaricare sul proprio
smartphone. La sigla ICE sta per In Case of Emergency e infatti questo
sensore è in grado di rilevare movimenti, cambiamenti di forze e
impatti. Qualora venga registrato un cambiamento alto, ICEdot invia a
numeri scelti e a quelli di emergenza della zona un sms di allarme con
le coordinate del luogo dove è avvenuto l’incidente. Il sistema parte in
automatico (si può scegliere di inviare l’avviso dopo 15 o 60 secondi),
ma se il ciclista è in grado di rimettersi in piedi può bloccare
manualmente il conto alla rovescia.
TUTTI I CASCHI – Per ora il dispositivo non è ancora in vendita, ma una volta lanciato sul mercato, probabilmente nell’aprile del prossimo anno, costerà 200 dollari (circa 160 euro). Grazie all’applicazione, poi, si potranno salvare anche informazioni personali mediche, come allergie o malattie, utili per i soccorritori. L’invenzione è dello chef Biju Thomas, che per la realizzazione si è appoggiato a una società in Oklahoma che realizza software. Appassionato di ciclismo, Thomas ha pensato a questa applicazione dopo essere caduto e avere avuto paura di non riuscire a contattare nessuno. Il sensore si potrà installare su ogni tipo di caschetto, da quello per ciclisti fino a quelli per sciatori e motociclisti.
Invia un sms di allarme con le coordinate del luogo dove è avvenuto l’incidente
Ogni giorno in Italia 38 ciclisti rimangono
coinvolti in incidenti stradali che, negli ultimi dieci anni, sono
aumentati del 24% (dati D.a.s. 2012). In Gran Bretagna il Times promuove
da alcuni mesi la campagna Cities fit for cycling e sulla pagina web
dedicata riporta il numero delle vittime di quest’anno: finora oltre
cento. Numeri impressionanti che rivelano l’inadeguatezza delle città
nei confronti della sicurezza dei ciclisti che, infatti, da qualche anno
hanno iniziato a sostenere campagne di sensibilizzazione e battaglie
per ottenere piste ciclabili e maggiore attenzione nei loro confronti.
TUTTI I CASCHI – Per ora il dispositivo non è ancora in vendita, ma una volta lanciato sul mercato, probabilmente nell’aprile del prossimo anno, costerà 200 dollari (circa 160 euro). Grazie all’applicazione, poi, si potranno salvare anche informazioni personali mediche, come allergie o malattie, utili per i soccorritori. L’invenzione è dello chef Biju Thomas, che per la realizzazione si è appoggiato a una società in Oklahoma che realizza software. Appassionato di ciclismo, Thomas ha pensato a questa applicazione dopo essere caduto e avere avuto paura di non riuscire a contattare nessuno. Il sensore si potrà installare su ogni tipo di caschetto, da quello per ciclisti fino a quelli per sciatori e motociclisti.